Comitato Scientifico

Il Comitato Scientifico Regionale della Campania è un Organo Tecnico Territoriale Operativo (OTTO) del Club Alpino Italiano che opera nell’ambito del Gruppo Regionale della Campania alle dipendenze del corrispondente OTCO (Organo Tecnico Centrale Operativo), ovvero del Comitato Scientifico Centrale (CSC).

Il CSC fu istituito nel 1931 con la finalità di dare seguito a quanto fissato nell’art. 1 dello statuto del CAI: “la conoscenza e lo studio delle montagne”. Fin dall’inizio ne fecero parte eminenti “uomini di scienza” italiani: geologi, glaciologi, naturalisti, speleologi, geografi, archeologi. Nei suoi oltre 90 anni di attività, il CSC ha prodotto un’ingente mole di studi e ricerche scientifiche sui diversi aspetti della montagna, spesso in collaborazione con alcuni tra i più importanti organismi di ricerca del nostro paese (CNR, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Società Geologica Italiana ecc.), oltre che con le principali Università.

Accanto alla ricerca scientifica, compito prioritario del Comitato Scientifico è la divulgazione delle conoscenze naturali ed antropiche inerenti l’ambiente montano. Per dare maggior spinta all’attuazione di queste due finalità e coinvolgere i soci delle Sezioni presenti sull’intero territorio nazionale, furono istituiti nel 1982 gli Operatori Naturalistici (ON) e gli Esperti Nazionali Naturalistici (ENN), a cui in un secondo momento fu affiancato il titolo di “culturale” (ONC e ONCN).

Un’importante svolta in seno al CSC si ebbe con l’istituzione nel 1991 del Gruppo Terre Alte. Il primo impulso alla costituzione del nuovo gruppo di lavoro fu la presa d’atto del grave stato di abbandono e spopolamento in cui verteva la maggior parte della montagna italiana. Di qui la volontà di sviluppare un diverso approccio allo studio della montagna, orientato «non più soltanto in termini di osservazione scientifica della “montuosità” fisico-naturalistica, ma rivolgendo lo sguardo alla “montanità” etnoantropologica e al ruolo svolto dalla secolare civiltà agrosilvopastorale nella costruzione della natura addomesticata del paesaggio alpino ed appenninico» (Mauro Varotto, Presidente Gruppo Terre Alte, 2021).

Una maggiore attenzione agli “abitanti” della montagna, dunque, per preservarne cultura e tradizioni, ma anche per favorire un ritorno all’insediamento umano nelle Terre Alte. Nei membri del Comitato Scientifico e negli Operatori Naturalistico Culturali il desiderio di conoscere e la volontà di divulgare si coniugano nell’obbiettivo di salvaguardare l’ambiente montano in tutti i suoi molteplici aspetti. Come scrive Giuliano Cervi, Presidente del CSC: «Il legame profondo di questa attività è costituito dall’etica della Montagna, che si riassume in due semplici parole: rispetto e consapevolezza».

Il CSR Campania accoglie e fa proprie le indicazioni provenienti dal Comitato Scientifico Centrale traducendole in progetti di ricerca scientifica, attività di divulgazione e percorsi didattici rivolti alla formazione delle nuove generazioni. A tal scopo si avvale del sostegno attivo dei titolati ONC campani e della collaborazione delle Sezioni e Sottosezioni presenti sul territorio regionale. Esso provvede inoltre all’organizzazione di Corsi di formazione per Operatore Naturalistico e Culturale di Primo livello e di Corsi di aggiornamento per titolati ONC, in ottemperanza alle Linee Guida redatte dal CSC.

Il Comitato Scientifico Regionale della Campania, rinnovato nel maggio 2022, è attualmente
composto dai seguenti membri:

Presidente – Alfredo Nicastri (Sezione di Salerno)

Segretario – Gaia Isoldi (Sottosezione di Montano Antilia)

Giuliana Alessio (Sezione di Napoli), Giuliano Bonanomi (Sezione di Salerno), Raffaele Luise (Sezione di Castellammare di Stabia), Luisa Sernicola (Sezione di Cava de’ Tirreni), Antonio Vulcano (Sezione di Benevento).

Anche il CSR, come previsto per tutte le cariche sociali all’interno del CAI, ha un mandato triennale.
I progetti in fase di attuazione, presentati per l’approvazione ed il finanziamento al Comitato
Scientifico Centrale per l’anno 2023, sono i seguenti:
– “Ricostruzione della storia della vegetazione di alta quota del Monte Cervati, del Gran Sasso
e di Campo Imperatore mediante analisi del DNA sedimentario antico”
– “Da Canossa a Salerno sulle orme di Gregorio VII”
– “Camminare per Conoscere. Alta Via dei Lattari 1876. Il paesaggio storico, Giustino Fortunato e la traversata dei Lattari”